112ª Conferenza internazionale del lavoro

Intervento in plenaria di Marina Elvira Calderone, Ministra del lavoro e delle politiche sociali (Italia), Sessione plenaria della Conferenza internazionale del lavoro

12 giugno 2024

Elvira Calderone, Ministra del lavoro e delle politiche sociali, Italia, 112ª Conferenza internazionale del lavoro © OIL
Elvira Calderone, Ministra del lavoro e delle politiche sociali, Italia, 112ª Conferenza internazionale del lavoro

Egregio Direttore Generale, gentile Presidente, cari delegati,

è un onore e un piacere intervenire alla 112ª sessione della Conferenza internazionale del lavoro. 

Desidero innanzitutto ribadire il forte sostegno dell’Italia, come membro costituente dell’Organizzazione internazionale del lavoro, a questa Conferenza. In oltre cento anni di storia, l’OIL ha onorato pienamente il suo mandato confermandosi come la sede privilegiata, a livello globale, per valorizzare il dialogo sociale e per affermare e dare attuazione in modo continuativo ai principi e ai diritti fondamentali nel mondo del lavoro. 

La sessione plenaria e le commissioni tecniche affrontano temi che sono al centro anche dei lavori del G7, quest’anno presieduto dall’Italia. 

Penso innanzitutto all’impatto dell’Intelligenza artificiale sul mondo del lavoro. È vitale sviluppare le opportunità dell’Intelligenza Artificiale in un contesto di sicurezza, affidabilità, trasparenza e rispetto dei diritti di tutti i lavoratori. La cooperazione internazionale è cruciale e fondamentale è il ruolo del dialogo sociale. In questa prospettiva, stiamo lavorando con i nostri partner G7, l’OIL e l’OCSE, ad un “Piano d’azione per un'adozione incentrata sull'uomo di un'intelligenza artificiale sicura, protetta e affidabile nel mondo del lavoro”.

Penso inoltre al dibattito sulla “Care economy”. Si tratta di una discussione importante che mette in evidenza aspetti connessi tra loro, tra cui quelli relativi alla tutela ed inclusione delle donne nel mondo del lavoro, all’equilibrio tra vita privata e vita professionale, alle tematiche della salute e sicurezza dei lavoratori e dei destinatari delle cure. Si tratta di temi che abbiamo messo al centro dell’agenda del G7, dove siamo impegnati a promuovere, in collaborazione con i nostri partner, l’OIL e l’OCSE, l’adozione di “Principi di policy” per un mondo del lavoro resiliente in società che invecchiano e un “Piano d’Azione per migliorare le condizioni di lavoro nel settore di cura”. 

Seguiamo inoltre con massima attenzione le discussioni sulla prevenzione dei rischi biologici e sulla tutela dei principi e dei diritti fondamentali per un lavoro dignitoso.

Le transizioni in corso impongono di investire sempre di più su persone e competenze. Ciò significa rafforzare il nostro impegno e i nostri investimenti in sistemi formativi in grado di fornire ai lavoratori livelli adeguati di competenze in tutti i settori lungo tutto l’arco della vita. Adeguare i sistemi formativi significa anche renderli più inclusivi, fruibili, accessibili e modulabili rispetto alle esigenze di tutti. Ciò è indispensabile per realizzare l’inclusione sociale e lavorativa delle persone, partendo dai gruppi più vulnerabili per i quali dobbiamo rimuovere ostacoli e barriere alla piena realizzazione nel mondo del lavoro. 

Ringrazio il Direttore Generale Houngbo per il Rapporto dedicato ad un rinnovato “contratto sociale”, quale strumento fondamentale per rafforzare la coesione sociale, la resilienza economica e la stabilità nell’attuale contesto attraversato da profondi cambiamenti e da conflitti che mettono in discussione assetti consolidati. 

Assistiamo a trasformazioni straordinarie nel mondo del lavoro: le transizioni digitale e ambientale stanno modificando i tradizionali paradigmi. Il cambiamento demografico avrà impatti crescenti sulle nostre società, economie e sui nostri sistemi di “welfare”.

Di fronte a queste sfide così impegnative assume un valore particolare la “Coalizione globale per la giustizia sociale, promossa dal Direttore Generale.

L’Italia vi aderisce con determinazione, nella convinzione che essa possa contribuire a rafforzare, a tutti i livelli di governo, il dialogo con le Parti sociali e con una rete multilaterale di attori, per orientare gli sforzi di tutti nella direzione del lavoro dignitoso e a realizzare un mondo del lavoro sempre più equo ed inclusivo.

Egregio Direttore Generale, gentile Presidente, cari delegati, 

queste sfide impongono a noi tutti, Governi, Organizzazioni internazionali e Parti sociali, di consolidare ulteriormente il dialogo tripartito e la cooperazione internazionale per coniugare, in maniera virtuosa e sostenibile, sviluppo e diritti, innovazione e inclusività, competitività e lavoro dignitoso, in tutti i settori economici e in tutti i Paesi qui rappresentati. Un compito importante anche in vista del secondo Summit mondiale per lo sviluppo sociale nel 2025.

È questo l’impegno del Governo italiano. 

È questo l’impegno della nostra Presidenza del G7, con un approccio inclusivo, di dialogo e apertura al Sud globale. 

È questo il senso del forte sostegno alla “Coalizione Globale per la Giustizia Sociale” e della nostra collaborazione con la Presidenza brasiliana del G20, con cui avremo il piacere di organizzare proprio qui al Palazzo delle Nazioni domani un evento congiunto.

Vi ringrazio per l’attenzione e auguro a tutti buon lavoro.